martedì 15 dicembre 2009

PER IL LEADER DELL'UDC CASINI E' SBAGLIATO CENSURARE INTERNET, "NO A STRUMENTALIZZAZIONI".


Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ribadisce la condanna dell’aggressione al premier avvenuta domenica scorsa a Milano: «Non abbiamo mai considerato gli avversari politici dei nemici, l’odio non è nel nostro codice genetico», ha detto in Aula alla Camera nel corso del dibattito sull’informativa del Ministro Maroni aggiungendo tuttavia: «Abbiamo il dovere di un supplemento di serietà e serenità. Se si perde il senso della misura si dimostra che si vuole strumentalizzare un evento e si perde l’occasione per capire il messaggio che arriva da questo evento alla politica». Il fatto che l’aggressore abbia problemi mentali, ha osservato Casini, «non attenua in alcun modo la gravità dell’evento: menti deboli e menti fragili sono sempre più disponibili a suggestioni folli. Noi dobbiamo tenere alzata la guardia».

Casini ha ammesso che «Internet è un terreno pericolosissimo» ma ha richiamato «tutti alla prudenza perché le leggi esistenti già consentono di perseguire i responsabili, la polizia postale fa un lavoro straordinario». Ha invitato a guardare agli Stati Uniti dove il Presidente Obama «riceve intimidazioni inaccettabili su internet ma a nessuno è mai venuta in mente l’idea di censurare internet» quindi «attenzione su questo versante: guai a rispondere con provvedimenti illiberali davanti a sfide che richiedono tolleranza zero verso i colpevoli». «Occorre - ha concluso Casini - isolare i violenti senza se e senza ma da parte di tutti i partiti: ambiguità, doppiopesisimi non sono consentiti. Dobbiamo riprendere il nostro lavoro politico con serenità, ognuno sostenga le sue tesi con sobrietà, senza che passi l’intimidazione che le tesi politically correct sono alcune e non altre». Il leader Udc si dice convinto che «dal male possa nascere un bene: possiamo fermarci un minuto a riflettere, studiando un modo di arrivare a un cammino riformatore, sollecitando la riflessione di tutti, fermando la spirale di odio che c’è.

La solidarietà è doverosa, ma la strumentalizzazione dell’evento o l’intimidazione verso altri alimenterà una nuova campagna di odio da cui non può che venire un male». Quindi ha concluso: «Censurare internet è sbagliatissimo, censurare i giornali è ancora più sbagliato. Se invece di censurare i giornali li leggiamo e guardiamo come le campagne di odio si fanno da destra e da sinistra, chi è senza peccato scagli prima pietra. Noi non saremo certo i primi a scagliarla».

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