giovedì 22 ottobre 2009

"LA SHOAH NON ESISTE". CHOC A LA SAPIENZA PER DOCENTE NEGAZIONISTA: "VA ALLONTANATO"



Roma, 22 ott. - (Adnkronos/Ign) - Le teorie che negano lo sterminio degli ebrei appaiono nei blog di Antonio Caracciolo, un ricercatore 59enne di filosofia del diritto dell'università di Roma. Alemanno: ''Chiederemo una verifica''.
L'Olocausto una "leggenda", le camere a gas una delle tante verità "da verificare", come "i sei milioni di morti nei campi di concentramento". Sono i 'cardini' del negazionismo di cui ha scelto di farsi portavoce Antonio Caracciolo, un ricercatore 59enne di filosofia del diritto dell'università 'La Sapienza', anche se lui dice di essere professore aggregato.

A 'La Repubblica' il ricercatore rivendica "il diritto dei negazionisti di poter esprimere le loro idee, senza finire in carcere", non si cura di minacce e insulti (''non mi interessa, vado avanti''), si vanta di gestire ben 33 blog e si definisce coordinatore provinciale dei club di Forza Italia a Seminara (Reggio Calabria), avendone fondato uno nel 2003.

Le teorie negazioniste 'appodate' all'università hanno suscitato sconcerto e polemiche e il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato che chiederà verifiche. "Non penso che un professore negazionista possa insegnare a 'La Sapienza' - ha detto a chiare lettere il primo cittadino - Chiamerò il rettore Frati per chiedere una verifica a livello politico, anche perché sembra che il professore in questione sia iscritto a Forza Italia". Il negazionismo - ha aggiunto Alemanno - è negativo e drammatico. Tutte le evidenze storiche convergono nel riconoscere la Shoah: chi la nega o è in malafede o è privo di riferimenti culturali".

"Quando ho letto delle tesi negazioniste del professor Caracciolo sono trasecolato - commenta il presidente del Consiglio Comunale di Roma, Marco Pomarici - Non è tollerabile che determinate affermazioni circolino liberamente nella più grande università europea, per di più, in un corso dove si insegna la filosofia del Diritto". "Simili teorie possono generare odio e recrudescenze di antisemitismo - conclude - è di tutta evidenza quindi che Caracciolo non è adatto all'insegnamento e va allontanato".

A chiedere provvedimenti è anche l'assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, Giulia Rodano. ''Su Antonio Caracciolo e la sua propaganda razzista credo che l'università 'La Sapienza' debba non solo pronunciare parole chiare e inequivocabili di condanna e presa di distanza, ma anche prendere opportuni provvedimenti'' afferma Rodano, ricordando che ''la nostra Repubblica si fonda su una Costituzione democratica e antifascista. C'è da chiedersi se lo status di ricercatore e docente presso uno degli atenei pubblici più rappresentativi e prestigiosi del nostro Paese possa essere compatibile con la negazione dell'Olocausto nazista''.

E preoccupazione ha espresso il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. ''Il tema della memoria è una battaglia culturale ancora aperta - dice Zingaretti - Dobbiamo reagire con serenità e grandissima determinazione continuando in un impegno per la memoria che non deve essere legato alle celebrazioni o alle occasioni sporadiche ma deve essere un impegno culturale''. ''Chi istiga - ha concluso Zingaretti - la paura dell'altro fa negazionismo. Conoscendo il rettore e il corpo docente della Sapienza sono sicuro che sarà l'università stessa a reagire''.

Mentre il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, si augura di ''poterlo guardare negli occhi'' il ricercatore negazionista e ''potergli trasmettere le immagini che mi sono portato appresso da Auschwitz, dallo Yad Washem. Vorrei che lui entrasse a Birkenau, nella stanza dei bambini; probabilmente le loro voci, che si possono ancora ascoltare se uno ha l'udito buono, gli direbbero di non dire queste cose. Sta facendo male anche ai suoi figli".

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